iPhone 5 piu caro in Italia che in tutta Europa, i motivi?
Come saprete pochi giorni fa è uscito l’ultimo nuovissimo modello dell’Apple Iphone, il 5 (sarebbe in realtà il sesto modello). Il nuovo smartphone è il “miglior Iphone di sempre” come si vede nelle varie pubblicità sul web e sui maggiori media a tiratura nazionale; quello che non c’è scritto è che è anche “il più costoso iPhone di sempre”! iPhone 5 costa in Italia esattamente 100 euro in più della versione precedente al momento del lancio (il 4s) e in media i prezzi di ogni modello sono 50 euro in più di quelli venduti nel resto d’Europa. Si parla di cifre che partono da “soli” 729 euro per arrivare con la versione con memoria più capiente a sfiorare i 1000 euro (!).
I giornalisti di Wired Italia hanno chiesto aiuto ad Alberto Mazzetti, amministratore delegato di Sostariffe e a Maurizio Garbin, analista di mercato per Altroconsumo ed hanno capito che non si tratta, come si vociferava inizialmente, di tasse, accise e costi d’importazione. E’ una questione molto più semplice, ecco un estratto dell’articolo:
“No, non è una questione di rincaro dell’Iva o di altre tasse”, ci spiega Mazzetti, “ma di pura strategia commerciale. Apple concorda con gli operatori telefonici le tariffe a cui vendere i telefoni e detta le linee guida anche delle campagne pubblicitarie relative alle offerte sui device. Lo scopo è quindi approfittare della tendenza sempre più diffusa in Italia all’acquisto di abbonamenti telefonici, piuttosto che di schede ricaricabili: gli operatori investono su questa formula perché naturalmente garantisce entrate fisse ed elevate”.
Abbonamento o meno, le code negli Apple Store sembrano uno schiaffo alla crisi. “Vero, in Italia siamo fanatici di tecnologia, la gente vuole l’iPhone nuovo, la domanda è in continua crescita, un atteggiamento in controsenso rispetto al momento economico difficile che stiamo vivendo”, dichiara Garbin. “Così Apple può permettersi di alzare ancora i prezzi rispetto ai modelli precedenti senza perdere clienti. Così abbiamo i prezzi più alti d’Europa, se non del mondo”.
Del resto siamo sempre stati all’avanguardia nel tasso di penetrazione del cellulare. “Molti settori del mercato della tecnologia (pensiamo alle tv) sono crollati con numeri a doppia cifra, ma il comparto della telefonia è l’unico che regge”, continua Garbin. “In questo senso il nostro Paese è un’anomalia, ecco perché Apple può permettersi prezzi più alti da noi rispetto a Francia e Germania”.
Un fattore culturale quindi? Siamo ancora un po’ i provinciali a cui piace sfoggiare il gadget più fico, e Apple ne approfitta? “Esatto”, commenta Mazzetti. “In realtà anche da noi c’è la possibilità di acquistare prodotti a prezzi inferiori a quello ufficiale, magari confrontandoli su Internet e informandosi meglio, ma spesso tendiamo a seguire i consigli del commesso, finendo per spendere di più”. Bassa domanda di informazione, alta domanda di smartphone, ci vien da dire. E Apple ne approfitta di nuovo.”Il mercato degli smartphone è rimasto tutto sommato stabile da tre anni, con i prodotti migliori che si aggirano tra i 500 e i 600 euro”, conferma Garbin. “Gli iPhone invece hanno prezzi in ascesa: se prima Apple lanciava un prodotto nuovo a prezzi simili al vecchio, ora siamo sul 6-7% in più rispetto al vecchio iPhone top di gamma”.
Un top smartphone come il Samsung Galaxy S III oggi si trova anche a 500 euro, mentre promozioni sui prodotti Apple non se ne vedono quasi mai. “È sempre per la forza contrattuale che l’azienda ha rispetto ai suoi clienti e fan”, aggiunge Garbin. “Per la mancanza di concorrenza fra i negozi che vendono prodotti Apple, fenomeno che fa caso a sé. Se uno smartphone high end scende di 150-200 euro dopo un anno, l’iPhone ha variazioni limitatissime, al massimo cala del 5%”.
Insomma, Tim Cook dovrebbe abbassare il prezzo dell’iPhone? “Sarebbe un controsenso dal punto di vista aziendale”, conclude Garbin. “Quando sei leader di mercato, hai una richiesta di prodotti così alta e sei sicuro di vendere milioni di device a prescindere, perché scendere di prezzo?”.
Voi che ne pensate?
Virus “Polizia di Stato” e Virus “Guardia di Finanza”
Continua a funestare in questi giorni la nostra presenza sul web il virus che blocca il computer con una schermata intimidatoria. Tale atto intestato alla “Guardia di Finanza”, alla “Polizia di Stato” oppure anche alla “Polizia Postale” menziona di una violazione e fa riferimento ad un non meglio specificato reato telematico: Violazione del diritto d’autore, Spam, Violazione Privacy… ed intima di pagare immediatamente la somma di 100,00 euro entro le 72 ore con la minaccia di un procedimento penale a nostro carico.
Viene previsto il pagamento con una carta prepagata (codice da inserire direttamente nella schermata) e lo sblocco del pc che verrà riattivato entro le 72 ore successive.
TALE SCHERMATA INTIMIDATORIA NON E’ ALTRO CHE UNA TRUFFA CHE SI E’ INSINUATA NEL NOSTRO COMPUTER COME UN VIRUS, QUINDI VI PREGHIAMO DI NON PAGARE NULLA e di contattarci per la sistemazione del problema; in poco tempo sarete di nuovo operativi. Potete comunque, a Vs. discrezione e a puro scopo statistico, informare anche la Polizia Postale locale (quella reale) che siete incappati in questa truffa.
Riportiamo qui di seguito estratti delle possibili schermate: